Come si calcola l'età del cane?


Per comprendere appieno le fasi della vita del nostro cane ci viene spontaneo paragonare la sua età a quella degli esseri umani. Ma ha senso questo paragone?

Intervista


"In realtà è difficile rapportare l'età di un cane a quella umana, tanto più che la longevità dei nostri amici a 4 zampe varia a seconda della  taglia e della razza" ci racconta il veterinario. Insomma, ci troviamo di fronte ancora una volta all'errore che  tendiamo spesso a commettere, ovvero quello di voler umanizzare a tutti i costi il cane, da tutti i punti di vista. D'altra parte lasciano il tempo che trovano anche le varie tabelle e i vari metodi di calcolo che girano sul web.



Quanto vive in media un cane?

"I cani più piccoli hanno generalmente una durata di vita più lunga: possono vivere  anche fino a 20 anni. I cani di taglia media  di solito vivono al massimo 13 o 14 anni. Quelli di taglia grande come l'alano o anche il mastino napoletano, vivono mediamente intorno ai 9-11 anni. Di conseguenza le fasi della vita non potranno mai corrispondere a quella di un uomo o di una donna" ci spiega  la dott.ssa.

Perchè è importante sapere quanti anni ha un cane? 

L'età è indicativa per le scelte da fare e i controlli specifici legati alle fasi dell'esistenza. Ad esempio capire quando inizia il periodo della pubertà rappresenta il momento della grande decisione:  lasciare il nostro cane sessualmente integro o provvedere alla sterilizzazione?


La crescita di un cane non è come un grafico con una linea costantemente in ascesa. Ci possono essere degli scatti. Il più grande scatto di crescita è legato proprio alla pubertà, di cui parlavamo poco fa. La pubertà è molto ben identificabile in particolare nella femmina per via del ciclo estrale: intorno al sesto-settimo mese per le razze di media taglia, dal novo al dodicesimo mese di vita per le razze di grande mole  Più difficile è valutarlo nei maschi che hanno un arrivo più graduale alla pubertà (tra il settimo e nono mese). In questo momento il cane cambia dal punto di vista fisco e comportamentale.


Anche per questo motivo, come sempre, è meglio rivolgersi al medico veterinario che ci può guidare con competenza in ogni valutazione e per ogni conseguente decisione da prendere.