Malassezia pachydermatis - Infiammazione e prurito nelle orecchie
Se il nostro cane ha prurito e fastidio alle orecchie, se le ha pelose anche dentro, se dall'orecchio esce un odore acre, potrebbe avere questo fungo. Niente di grave. Ma richiede una cura particolare.
Intervista
In questi giorni abbiamo portato Maggie, la nostra Lagotto Romagnolo, mascotte di Abbaiare in Italia, dal veterinario per farla visitare. Era un po’ di tempo che aveva prurito alle orecchie e la tendenza a grattarsi spesso. Ci siamo rivolti al Dott. Alessandro Arrighi, medico veterinario, per capire quale fosse il problema e la sua diagnosi è stata espressa in due parole: malassezia pachydermatis.
No, non è nulla di grave, non vi preoccupate, però non vi possiamo negare che non avendo mai sentito nominare queste altisonanti parole in latino, un minimo ci siamo agitati inizialmente.
Abbiamo quindi deciso di fare un piccolo focus di approfondimento contando sull’aiuto del Dott. Arrighi, per dare qualche informazione di base e tranquillizzare chi, come noi, non conosceva il tema.
Andiamo quindi a capire bene di cosa si tratta e i fattori scatenanti della malassezia pachydermatis!
Innanzitutto è un lievito, un organismo saprofita che 'vive' naturalmente nella pelle del cane. Il dottore l’ha paragonata alla candida degli esseri umani: l’abbiamo tutti ma in determinate circostanze può crescere e si può sviluppare.
Nell’orecchio del cane la situazione predisponente può essere l’untuosità stessa dell’orecchio, quindi con una produzione importante di cerume. In più se siamo in presenza di un cane con orecchie pendule e con pelo, (il Lagotto infatti è una razza che ha questa particolarità) il cerume può ristagnare, creare una patina di grasso e divenire terreno di coltura per questi lieviti.
Per avere un quadro semplice: i lieviti sono dei microrganismi che potremmo definire come un tipo particolare di funghi unicellulari e si riproducono generalmente in maniera controllata. Nel caso della malassezia, si rompe un equilibrio 'biologico' e la proliferazione di questi microrganismi aumenta in maniera importante, creando una fermentazione e conseguentemente un’infiammazione e prurito.
E’ importante sapere che il soggetto che produce la malassezia, è un soggetto già predisposto; di conseguenza il padrone dovrà sapere che bisognerà convivere con questo aspetto e tenerlo sotto controllo. Può essere scatenata da un abbassamento generale delle difese immunitarie, in questo caso anche con manifestazioni cutanee e non solo all’interno delle orecchie, o da fenomeni di deragliamento del sistema immunitario come le allergie che danno adito ad un cattivo funzionamento delle difese locali.
Come si può tenere sotto controllo
La cosa principale è cercare di limitare i fattori predisponenti quindi, nel caso dell’importante produzione di cerume, occorre utilizzare periodicamente dei ceruminolitici che rendono la zona più asciutta e meno favorevole allo sviluppo del fungo.
Un’altra tecnica, riguardo i cani con molto pelo nelle orecchie, è proprio di esportare periodicamente il pelo per permettere al condotto uditivo di arieggiare e diminuire il contrasto caldo-freddo tra interno ed esterno.
Nei casi in cui la malassezia replicasse e desse luogo ad un’infiammazione importante, oltre ai trattamenti preventivi, sarà necessario mettere in atto una terapia vera e propria (talora a cicli ripetuti) con farmaci specifici ad uso sia locale che generale, al fine di abbassare il più possibile il tasso di infestazione.
Come si presenta alla vista e quali sono gli elementi caratteristici.
Non necessariamente si presenta alla vista sotto forma di irritazione o di dermatite, con zone arrossate della pelle. In alcuni casi è visibile proprio la patina di grasso all’interno del condotto uditivo o piccole chiazze nerastre sulla cute; l’elemento più ricorrente, però, soprattutto nel caso delle orecchie, è un odore particolare, acre, abbinato al prurito ricorrente. Spesso il cane grattandosi può procurarsi altre piccole lesioni.
Le zone del corpo più colpite
Ovviamente le zone più interessate sono zone in cui il contrasto tra il calore del corpo e le temperature esterne possono favorire lo sviluppo del fungo oppure punti in cui la pelle è più soggetta a screpolarsi, quindi oltre alle orecchie si può verificare sotto le ascelle, sotto le zampe tra i cuscinetti e nella zona inguinale.
L’orecchio rimane la parte più frequente, sulla cute è un po’ più raro: se la malassezia colonizza la pelle significa che è già in atto una dermatite/dermatosi in stato abbastanza avanzato.
Nessuna tragedia, quindi, potete stare tranquilli. Certo sapendo che il vostro cane può avere la predisposizione a sviluppare la malassezia pachydermatis e il doverci convivere tutta la vita ad intervalli di tempo più o meno regolari può essere una scocciatura, però basterà essere informati adeguatamente e tenere costantemente sotto controllo la situazione e le zone interessate.