Toxoplasmosi: che cos'è, come si previene e come si cura


Continuano su abbaiareinitalia.it gli approfondimenti con il nostro veterinario che oggi ci parlerà della toxoplasmosi.

Intervista

 

Che cos'è il Toxoplasma?

Il toxoplasma gondii è un parassita che vive negli animali a sangue caldo. Il gatto, che è l’unico ad ospitare tutto il suo ciclo vitale, dopo averlo contratto lo elimina dopo un massimo di 21 giorni.

Come si trasmette?

La Toxoplasmosi, una delle zoonosi tra specie umana e specie animale, colpisce l’ uomo, tutti i mammiferi e gli uccelli. La trasmissione si verifica con l'ingestione di oocisti sporulate o di cisti tissutali oppure per via transplacentare. Il gatto e l’uomo si infettano per ingestione di carni crude o poco cotte di suino, pecora, capra e raramente di bovino e pollame, contenenti le “cisti tissutali” del parassita. Un’ altra via di infezione è l’accidentale ingestione delle oocisti emesse dal gatto infetto con le feci, che possono per esempio contaminare le verdure. 

L’infezione da contatto diretto con il gatto è molto difficile: le oocisti eliminate con le feci non sono subito infettanti, lo diventano dopo un periodo di maturazione che va da 1 a 5 giorni.


Che differenza c'è tra cane e gatto?

Il gatto “ospite definitivo” elimina le oocisti attraverso le feci, in esso si completa il ciclo vitale del parassita. Ciò non accade nel cane “ospite intermedio”, in questo caso non c'è produzione di oocisti proprio perché non si completa il ciclo vitale del parassita.


Come si manifesta nel cane?

Il toxoplasma andrà a localizzarsi negli apparati : respiratorio, gastroenterico e neuromuscolare . Sono soprattutto i soggetti immunodepressi e anziani a manifestare una sintomatologia che può essere neurologica, tipica dei soggetti anziani, con tremori convulsioni fino ad arrivare a situazioni di paresi e paralisi o presentarsi con dispnea, vomito o diarrea, oppure retinite, uveite anteriore e patologie che riguardano gli occhi.


C'è pericolo di trasmissione per l'uomo?

Il pericolo c'è per i soggetti immunodepressi, pensiamo ai casi di AIDS, e nelle donne in gravidanza. In quest'ultimo caso  le problematiche sono la natimortalità e le patologie neurologiche ed oculari, ma i gatti e men che meno i cani (a meno che non decidiate di cibarvi della carne cruda del vostro cane infetto) per i motivi già citati, sono fattori di rischio bassi

Alla luce di quanto abbiamo appena detto è difficile che il gatto sia un fattore di rischio, esso diventa nullo alimentandolo con carne cotta e con una regolare pulizia della lettiera e dell'ambiente. Essendo inoltre un animale molto pulito è difficilissimo che sulla cute permangano per periodi lunghi i propri escrementi tanto da consentire la sporulazione. 

É Molto più pericoloso cibarsi di carni crude o poco cotte, di insaccati e di verdure non lavate o lavate male.



Come si cura?

Per la terapia si utilizza la clinadamicina, molecola attiva nei confronti del toxoplasma, oltre all'aggiunta di una terapia di supporto in presenza di gravi segni clinici.


Come si previene?

“E’ meglio prevenire che curare” questo detto fa proprio al caso nostro: cucinare la carne a 66°, dopo averla maneggiata lavare accuratamente le mani, congelarla per 3 giorni prima di cucinarla, non alimentare i gatti con carne poco cotta, lavare accuratamente le verdure, usare i guanti quando si fa giardinaggio, pulire la lettiera giornalmente e buttare le feci nella spazzatura sono “accortezze” importanti per la prevenzione.